L’ape regina è più grande rispetto alle api operaie, ogni alveare né ha una, hanno una vita lunghissima (4-5 anni), esce solo per scegliere il fuco-marito durante il volo nuziale o per cambiare casa e fondare una nuova famiglia (sciamatura) e si allontana con una parte di api operaie.
Può deporre fino a 2000 uova al giorno durante la bella stagione.
Depone un uovo per ogni cella, se la cella è grande, l’uovo non viene fecondato e nascerà un maschio; se la cella è piccola, l’uovo viene fecondato è nascerà una femmina.
Le larve sono i piccoli dell’alveare, dopo tre giorni dalla deposizione, l’uovo si schiude e nasce una larva bianca senza ali e zampe.
Per tre giorni vengono nutrite con la pappa reale, successivamente solo le api destinate a diventare regine verranno nutrite con la pappa reale le altre con un miscuglio di miele e polline.
Dopo l’opercolo di chiude e incomincia la trasformazione, ci vogliono 12 giorni perché la larva diventi un’ape operaia, 14 per un maschio, 7 per una regina.
Quindi da quando l’uovo viene fecondato alla nascita dell’ape operaio passano 21 giorni.
Le api operaie nei loro primi tre giorni di vita incominciano già a lavorare come spazzine, a pulire i favi dove la regina depone le uova.
Dal quarto giorno il loro compito diventa quello di nutrire le larve con la pappa reale.
Al decimo giorno, cambia lavoro, da nutrice a costruttrice, costruisce i favi.
Al ventesimo giorno diventa guardiana, pronta a combattere contro gli intrusi con il pungiglione.
Al 21 giorno diventa bottinatrice, con il compito di raccogliere il polline, il nettare, la propoli e l’acqua, necessari per la famiglia.
Se nasce nella bella stagione muore dopo 4-6 settimane, se nasce in autunno vivrà 4-6 mesi.
I fuchi, sono i maschi, sono più tozzi e più grandi delle api operaie e hanno occhi enormi, non hanno il pungiglione.
Il loro compito e quello di fecondare la regina e durante l’estate aiutano le api operaie a rinfrescare l’area dell’alveare con il battere delle ali.
A fine estate vengono cacciati dall’alveare fino alla primavera successiva.
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